Seriamente: non ci dovete odiare. Ok, questa è la rubrica in cui si sentono solo cose brutte, però lo facciamo per il vostro bene! Insomma: se le ascoltate qui almeno sapete già che sono brutte, no? Pensate, se le incontraste nel mondo là fuori pensando che magari sono belle e piacevoli ed emozionanti e invece sono una merda che vi rovina la vita? Ecco.
John Carpenter - Lost Themes II
Diciamolo: al netto dell'hype, non è che il primo volume di Lost Themes fosse pieno di chissà quali perle nascoste. Per lo più si trattava di pezzi "alla Carpenter" carini ma neanche troppo, soprattutto privi dell'appeal che l'essere associati a dei filmoni della madonna ha sempre dato ai temi migliori del maestro. Ora questo secodno volume prova a spemere ulteriore sangue, solo che la maggior parte dei pezzi contenuti non sono manco "carini", sono proprio pallosi. A parte qualche perla tipo "White Pulse", ci troviamo spesso davanti a roba risalente al suo periodo di fissa per le chitarre smetallanti. Certo, non siamo ancora dalle parti di obrobri tipo Ghosts Of Mars, però poco ci manca. Quello è proprio orrore in musica, ma non in senso buono.
Ace Frehley - Origins Vol. 1
Le uniche cose peggiori di un vecchio rocker rincoglionito che fa un disco di cover di "vecchi classici" sono l'orchite, l'ISIS, il cancro all'utero e un altro vecchio rocker rincoglionito che fa un altro disco di cover di "vecchi classici". Ace Frehley, il vecchio rocker ex-Kiss che a detta degli altri Kiss è troppo rincoglionito per suonare ancora con loro (o meglio, con Gene Simmons, per cui chiunque abbia anche mai pensato nella vita di drogarsi è peggio di un pedofilo) ha per l'appunto fatto un disco di cover di "vecchi classici", nel quale ha chiamato a raccolta un altro bel mucchio di vecchi rocker rincoglioniti come Lita Ford e Slash ed eterni sfigati come John 5. A suo favore va che la scaletta è meno banale di quanto si potrebbe pensare, a suo sfavore va che ascoltarlo violentare roba come "Fire & Water" dei Free riesce ad essere peggio dell'ISIS, dell'orchite e del cancro all'utero. La produzione è tutta macho-plasticosa e siccome lui suona la CHITARRA allora tutti i pezzi ci devono avere settimla ore di assoli di CHITARRA in più. Che poi gli sono rimasti tre neuroni in tutto, per cui chissà chi la suona davvero quella chitarra. Il suo rincitrullimento è comunque molto divertente. Guardatevi qualchea sua intervista per crederci: memorabile quella in cui telefona alla moglie per sapere se è vero o meno che non ha mai vinto un Grammy.
Boards Of Canada - "aMo Bishop Roden" (Hudson Mohawke remix)
Oh che ficata, HudMo ha remixato i Boards of Canada e il risultato è questa mediocre traccia generica col beat uguale a milioni di altre tracce del mondo e i synth quelli e il break che sta dove deve stare e se l'avesse prodotta mio cugino non ne staremmo scrivendo. Che bello il mondo della musica. Big up per tale Jordan Stefanelli che nei commenti di Soundcloud ha segnato esattamente i punti in cui l'ovvio si rende ovvio, con tanta ironia passsivo-aggressiva che, in effetti, se Hudson si incazza, lui può sempre rispondere "oh che vuoi zio, ti stavo facendo un complimento!". Genio.
Otep - Generation Doom
Parassitare il look di un film famoso uscito da poco (Mad Max — Fury Road) è sì un crimine, ma quando lo compie una band Nu Metal il cui highlight della carriera è stata una polemica per avere nel 2001 fatto un album intitolato Jihad, be'... Possiamo essere contenti perché tutto sommato si sta lucrando su tragedie minori. La loro musica, ovviamente, continua a fare cacare.