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Furtherset - "No Answers"

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Nella lunga intervista che ho fatto a Tommaso Pandolfi, alias Furtherset, quando stava per uscire il suo No Logic No Death, a un certo punto mi raccontava del momento in cui decise di bruciare il suo diario, sul quale aveva annotato e disegnato parecchio, ed era rimasta soltanto la scritta "NO", che emergeva dalle fiamme come un monito. Ora, a parte la drammaticità cinematografica di quell'istante, rimane impresso quanto Tommaso sia legato in maniera viscerale, tanto da doverli sconsacrare, ai propri disegni. Tanto da consegnare loro la responsabilità di tenere saldo un ricordo, o di farne catarsi. Non a caso, i visual dei suoi live e anche il video che vi presentiamo oggi, "No Answers", sono collage frenetici e violenti (anche a livello visivo, infatti se siete epilettici guardate altrove) di quei disegni che tengono in pugno, insieme alla musica, il cuore e il fegato di Tommaso. 

Abbiamo chiesto ad Alessandro Biscarini, che si occupa di curare la parte visual di Furtherset, di darci qualche idea sul video:

Il video-clip di "No Answers" è l'ultimo lavoro nato dalla collaborazione, che verso Aprile compirà due anni, tra me e Tommaso. L'elaborazione finale è stata frutto di un percorso abbastanza lungo, cominciato nel Luglio più caldo degli ultimi anni. Dopo l'impresa di un montaggio di circa un'ora per Nextones ci siamo ritrovati a dover scegliere la linea per il primo estratto dal nuovo album, No Logic No Death. L'esigenza di renderlo il meno anonimo possibile ci ha spinto ad utilizzare solamente i suoi disegni come footage.
Così sono iniziati due mesi passati a riprendere schermi sui quali venivano proiettate sequenze stroboscopiche automatizzate in frenetici loop. Non so se sia onesto parlare di questo processo in chiave di trasposizione della realtà o di visioni digitali-alternative della contemporaneità. Ciò che ci ha spinto a riprendere immagini precedentemente reali attraverso la loro trasposizione digitale è stato fondamentalmente un bisogno spontaneo di ottenere nel modo più rapido possibile il risultato che avevamo in mente. Durante la fase di montaggio ho cercato poi di creare una dimensione in cui il brano potesse muoversi, non una semplice controparte visuale o un mero distrattore. Ho voluto dare unità alle due parti,fondamentalmente frutto di uno stesso universo creativo: ogni colore, ogni forma, ogni sequenza accecante legata ad un suono, ad un ambiente sonoro, ad una progressione. Il risultato, devo ammettere è stato abbastanza estraniante, ma d'altronde era da subito chiaro il suo intento assolutamente non commerciale, con il quale non ricercavamo un'attrattiva o un motivo per cui cliccare. Non è stato un lavoro facile, di quelli che capisci subito che possono funzionare. La prima volta che l'ho visto per intero, di seguito, in una stanza buia mi sono limitato a chiamare Tommaso e dirgli: ok, mi ha fatto male, il video è finito.

Segui Furtherset su Facebook, Twitter, Soundcloud e sul suo nuovo Tumblr.


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