Foto di Tom Hunter
Immaginatevi un'avventura ribelle in giro per l'Europa in un bus di quelli a due piani, trasformato in rave ambulante in cui tu e venti tra i tuoi amici più stretti ci date dentro con tutte le cose che si fanno quando si hanno trent'anni mentre la vostra casamobile si sposta di festa in festa, di festival in festival, in giro per il continente. Mezzo figo, no?
Nel 1995, il fotografo britannico Tom Hunter e i suoi amici vivevano la più grande fantasia di ogni teenager, dato che se la sono viaggiata in giro per l'Europa su questo mezzo, chiamato Le Crowbar, appunto un autobus a due piani che fungeva da casa e da piccolo bar. La storia di Le Crowbar ha raccolto grande attenzione, in gran parte dovuta al talento di Hunter nel fotografare in maniera lucida e ingenua quell'epoca d'oro delle controculture. VICE ha intervistato Hunter nel 2014 per farsi raccontare le storie fotografiche della sua vita itinerante.
Dopo due anni di feste peripatetiche, senza fissa dimora e senza sosta, Hunter decise di dare in consegna il suo amato veicolo a Gary DS della punk band 2000 Dirty Squatters. Il futuro di Le Crowbar era incerto. "Sono rimasto in ottimi rapporti con Gary," ci dice Hunter, "poi, dopo un po' di anni, ho sentito che il motore si era aperto in due e che il bus era distrutto." "Questa notizia mi ha devastato," dice Hunter, "Pensare che il mio bus sarebbe andato a finire in una discarica mi faceva piangere il cuore."
Foto concessa da Tom Hunter
Nonostante le tragiche prospettive dipinte da Hunter, il bus non è mai stato distrutto, anche se è stato abbandonato. Secondo un articolo uscito questo mese su BBC, è stato scoperto un veicolo tutto rovinato in una stradina francese, che corrispondeva alla descrizione di Le Crowbar. "Un maniaco di autobus l'ha scoperto," ci ha raccontato Hunter. "Il tipo della discarica l'aveva messo lì, sul ciglio della strada, a mo' di pubblicità per il suo mercatino delle pulci. Il maniaco di autobus ci è passato accanto, l'ha fotografato, poi ha contattato la Welsh Cardiff Bus Association e mi ha contattato."
Hunter ha tentato di recuperare il suo bus, spera di restaurarlo per i suoi bambini, che un giorno, magari, ripercorreranno le orme da raver del padre.
"La vita moderna è tutta incentrata sullo stare in casa, chiudersi dentro, andare sul computer e pensare a quello che dovrai fare il giorno dopo," racconta. "È tutto così pianificato, meticoloso, noioso. Qualcosa di magico succede quando lasci casa tua, il tuo lavoro, e parti."