Ve lo diciamo (ahem) onestamente: non abbiamo la più pallida idea di chi diavolo siano sti Turboproletarians. Sappiamo solo che sono dei devotissimi seguaci della sottrina accelerazionista e che intendono passare dalla teoria rivoluzionaria all'azione diretta a colpi di mixati ultra-HD, post-futurismo proletario, riciclo plasticoso e quel genere di ultrabasse che detonano forte per remixare i dispositivi del capitalismo cognitivo. Sono, insomma, l'avanguardia armata di un movimento immaginario che vuole lusso per tutti e lavoro per nessuno.
Ci hanno mandato questo mix, a cui hanno dato pure il titolo Luxury For All ☭, in gran segreto e in nome della rivoluzione, dentro ci trovate tracce di, tra gli altri: Jam City, M.E.S.H., Lotic, Rabit, Brood Ma, J.G. Biberkopf... Insomma, il meglio della nuova elettronica—appunto—accelerazionista, qui nella sua variante più apocalittica e perché no industriale, specie dal ventesimo minuto in poi. Ma tranquilli, lo potete pure ballare, e assieme inneggiare alla fine del capitalismo e all'automazione totale.
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