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Dieci foto dell'età d'oro del grime e le storie che le hanno ispirate

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Tutte le foto di Simon Wheatley

Se non hai mai dato un'occhiata a Don’t Call Me Urban, devi rimediare il prima possibile, perché probabilmente contiene la documentazione più famosa della scena grime originale di Londra e la cultura che l'ha fatta nascere. Di base è l'Antico Testamento del grime, ma invece della Torre di Babele e delle dieci piaghe ha le foto sgranate di Skepta che mangia patatine e Crazy Titch in posa con un pitbull.

Il fotografo che ci sta dietro, Simon Wheatley, è sceso nelle strade inizialmente negli anni Novanta per fare foto di palazzi in zona East London, ma è rimasto molto più colpito dalla musica che usciva dalle finestre dei condomini e dalla gente che con questa stava facendo esplodere le casse del proprio PC. Negli anni seguenti, ha continuato a documentare la scena con dedizione religiosa.

Don’t Call Me Urban è stato il frutto fisico di questo lavoro, un libro fotografico uscito nel 2011, quando il grime si trovava in un breve momento di stallo, che ora viene visto con crescente entusiasmo in coincidenza con il rinascimento della scena. Ora, Simon ripubblica il libro in formato digitale, con l'aggiunta di una tonnellata di altra roba, come contenuti video—tra cui documentari su pilastri della scena come Chronik e Merky Ace—e una colonna sonora esclusiva a cura di Novelist e The Square. 

Con l'idea di fare un po' di festa, abbiamo raggiunto Simon e gli abbiamo chiesto di riavvolgere il nastro del cervello e tirare fuori le storie che stanno dietro nove delle sue foto preferite di quei tempi, dalla cantina di Jammer ai circoli giovanili Poplar e tutto quello che ci sta in mezzo.

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Havoc in una stazione radio pirata di Bow (2005) 

Da quando il grime è diventato così popolare, è facile dimenticarsi da dove è venuto e quanto era duro un tempo. Questa foto è stata scattata in una stazione radio pirata di Bow nelle prime ore del mattino. Alla fine della session, un paio di ragazzi hanno improvvisamente estratto dei coltelli dagli zaini. Sullo sfondo si vede Scratchy di Roll Deep, e quello in primo piano si faceva chiamare Havoc e viveva sulla Isle of Dogs. 


Jammer e crew (2004)

Questa è stata scattata sulle scale del leggendario seminterrato dove poi sono stati girati tutti i Lord of the Mics. Ripensandoci, e sapendo con quanta gente Jammer ha collaborato, questo seminterrato sembra una specie di laboratorio di uno scienziato pazzo del grime. A quei tempi lavoravo per Rewind magazine, e loro mi hanno chiesto una foto di tutti i producer insieme, così ho provato varie disposizioni. Earz all'inizio stava in cima alla scala ed è andato a finire in fondo. Jammer ci ha detto che Earz sarebbe diventato il nuovo Dizzee. Era uno dei più simpatici della scena, per cui spero succederà. 


Crazy Titch (2004)

Titch mi aspettava nei paraggi di un tipico complesso residenziale di Stratford, su una panchina con il suo cane. Mi ha subito messo in guardia del fatto che al suo cane non piaceva la gente che parlava troppo. Evidentemente con me ha fatto un'eccezione. 

Volevo scattare una foto drammatica con il cane che saltava verso l'obiettivo, così ho misurato la distanza tra di noi in modo che arrivasse proprio davanti alla lente. Stabilivo l'esposizione, facevo un salto all'indietro, riavvolgevo la pellicola e aspettavo il salto successivo, gridando a Titch di stare attento, per carità, a non lasciare andare il guinzaglio. Poi siamo entrati nel complesso e ci siamo seduti sulle scale, dove addestrava il pitbull. Stava fumano uno spliff e sapevo che Rewind magazine non avrebbe mai pubblicato una foto esplicita, ma odiavo sprecare pellicola e mi rimaneva una foto. Lui ha fatto un tiro e io ho scattato una foto che credevo non avrei mai usato, prima di riavvolgere definitivamente. 

Il mio assistente Marlon ha fatto un tiro dallo spliff di Titch dopo che avevamo rimesso a posto le macchine fotografiche e non so cosa stesse fumando perché un'ora dopo Marlon, un giamaicano che ha passato tutta la vita in mezzo all'erba, si aggirava per i tunnel di Elephant e Castle come un bambino che ha perso la mamma.


Chrisp Street Youth Club (2005)

Andavo a fare l'MC alle serata degli youth club con Bomb Squad e The Wile Out Onez, che erano gli "youngerz" di Roll Deep. Questo circolo era gestito dal papà di Wiley, un signore caraibico calmo ed educato, ma le session non erano per nulla calme e questa foto ritrae la pazzia dei più giovani che si litigano il mic per riuscire a sputare le proprie barre. Alla fine il circolo è stato chiuso perché era diventato troppo violento. C'era un tipo dell'E3 che andava a scuola nel quartiere vicino di E14 e portava i suoi amici lì, e questi facevano a botte con i ragazzi di E3. Era un periodo in cui la follia della guerra tra codici postali impazzava in tutta Londra.


Roll Deep (2005)

C'era questo furgone dei gelati davanti a me e un botto di ragazzi alla mai sinistra, mi sembrava di dover formare le squadre per una partita di calcio al parco. I capelli di Scratchy risaltavano, così ho deciso di piazzare lui sul tettuccio. Breeze aveva una maglia bianchissima per cui mi sembrava scontato piazzarlo al posto del guidatore, dove c'è più buio. Ma non facevo in tempo a mettere in posizione altre due persone che lui era dietro al furgone a rollarsi una canna. Con il passare degli scatti Riko ha cominciato ad esprimersi più liberamente ed è quello che ha dato davvero vita alla foto finale. Trim faceva lo scemo tantissimo, mi sembra di ricordare, e non voleva stare fermo un attimo. Per cui gli ho chiesto di andare a prendere il sole sul lato del furgone. 


Uno studio casalingo di Isle of Dogs (2005)

Questa era digitale di distrazione di massa e hype avrà pure minato i livelli di concentrazione, ma i giovanissimi distratti riuscivano comunque a focalizzarsi molto bene se si metteva una strumentale in loop e gli si procurava carta e penna. Il ragazzo con le cuffie era il più giovane della crew, aveva solo 14 anni ed era stato cacciato da scuola, probabilmente vedeva la musica come una vita d'uscita.


Ruff Sqwad (2005)

Facevo foto già da un po' nell'E3, eppure era raro che incontrassi questi ragazzi perché erano troppo occupati a fare musica e non stavano molto sulla strada. Ho chiesto loro di portarmi in tre luoghi importanti per la loro formazione. Abbiamo iniziato dagli appartamenti di Devons Road, poi siamo andati in un paio di posti a Mile End. Per il libro ho scelto le immagini che mostravano Canary Wharf, perché mi è parso un commento adatto ai cambiamenti sociali in atto a Londra Est. (Questa foto è poi stata usata come copertina del CD White Label Classics dei Ruff Sqwad nel 2012) 


Marcus Nasty (2005)

Quando ho fotografato la Nasty crew a Plaistow per un servizio di Rewind, le foto non sono venute un granché. Il mio ricordo più vivido di quel giorno è un incidente successo mentre Chewy di Rewind ed io stavamo tornando alla stazione in macchina insieme a Stormin' e Nasty Jack. Improvvisamente un'altra macchina ci ha superati e ci ha bloccato la strada. I due MC si sono mossi a una gran velocità e Chewy, che era sul sedile di dietro insieme a me, mi ha detto di abbassarmi e uscire dall'auto. D'un tratto mi sono ritrovato coricato per terra dietro un'altra macchina, aspettandomi una pioggia di proiettili contro il parabrezza, invece si trattava semplicemente di un guidatore disattento. Chewy più tardi mi ha detto di aver visto Stormin' e Nasty Jack hanno fatto la mossa di prendere le pistole, ma io non avevo notato alcuna arma da fuoco. 

Dopo quella volta, a inizio autunno 2005, ho passato un po' di tempo con alcuni della Nasty crew a Stratford, consapevole del fatto che erano già una crew importante nel contesto della storia del grime. Ho sentito parlare di Marcus Nasty e ho sparso la voce che volevo fotografarlo. Allora loro lo hanno chiamato e lui si è presentato una sera per il tempo di questo ritratto, e subito dopo se n'è andato. 


Skepta da un patataro (2007)

Sono salito a Tottenham e mi sono visto con Skepta vicino a White Hart Lane. Abbiamo scattato qualche foto su un campo da basket ma era circa mezzogiorno per cui la luce non era troppo verticale. Non ricordo come ci è venuta l'idea di questo patataro, se sia stata sua o mia. Ricordo di sicuro che lui era di fretta. Continuava a dirmi che non poteva fermarsi troppo lì, perché rischiava che qualcuno passasse in macchina e gli sparasse. Non ho mai pensato che questo fosse uno dei miei scatti migliori, però lui è un MC molto famoso e quella t-shirt è molto importante nel mio libro per documentare i vari fenomeni associati al periodo grime. 


La camera da letto di Assasin, Aberfeldy Road E14 (2005)

Anche se in questa foto non compare nessuno, è una di quelle che mi toccano più profondamente. Ho conosciuto tanti giovani che sono arrivati vicino a diventare calciatori professionisti, molti di loro poi si guadagnavano da vivere per strada cercando di farcela come MC. Sono rimasto affascinato dalla linea molto sottile che separa un percorso che ti fa uscire dal quartiere da uno che ti relega lì dentro, e l'intensità di questo scatto simbolizza questo argomento. La linea sottile vale tanto per il calcio quanto per la musica. 

Scopri di più sull'edizione digitale di Don't Call Me Urban qui.


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